Chi è Richard Avedon
Libri di fotografia - Riepilogo articolo
Eclettico, spigliato, curioso, sensibile, attento e anche rivoluzionario.
Sei aggettivi che vengono alla mente osservando e pensando a Richard Avedon e alla sua carriera nella fotografia.
Ma chi è realmente Richard Avedon?
Nato a New York nel 1923 e morto in Texas nel 2004 ( per complicazioni dopo un emorragia cerebrale) è un fotografo ritrattista.
Appassionato delle sfaccettature della vita è divenuto celebre per i suoi scatti in bianco e nero.
Attitudine e attenzione, non casuale, sviluppata ritraendo i più diversi soggetti.
Infatti il suo percorso spazia dal reportage alla moda, dagli orfani di Danang durante la guerra del Vietnam per arrivare ai ritratti di Marilyn Monroe, Janis Joplin, Brigitte Bardot, Andy Warhol e anche Sophia Loren.
Soggetti e raffigurazioni importanti.
La sua carriera inizia alla marina mercantile, destinato alle autopsie e alle foto d’identità dei suoi compagni di camerata.
Forse è stato proprio qui che la sua sensibilità di fotografo e ritrattista ha preso il via: riprendere e fermare, in un certo senso, due aspetti della vita così distanti ma cosi connessi fra loro.
In seguito, nel 1944… ha il merito di aver rivoluzionato le foto delle modelle della moda: non più ferme e rigide ma ritratte in scenari dinamici e atteggiamenti disinvolti, per esempio, per strada o nei locali.
Ma non solo.
Ogni scenario, sfondo, era un occasione adatta e perfetta per dare movimento e tridimensionalità ai suoi soggetti.
Rivoluzione sua che lo portò a lavorare per i più grandi marchi di moda : Vogue, Gianni Versace, Dior, Hugo Boss…
La sua attenzione per la sfumatura della vita la si ritrova tre anni dopo, nel 1947, alla sua esposizione a New York al museo di arte moderna.
Alcuni dei suoi ritratti raffigurano suo padre, consumato dal cancro.
Nella sua carriera, ma sopratutto vita da fotografo/ritrattista, un momento di drastico e tagliente momento artistico è stato dal 1979 al 1984.
Lungo periodo dove la sua attenzione è rivolta ad un viaggio solitario nella parte Ovest degli Stai Uniti.
Viaggio che diede vita ad un opera diretta, straziante, vera…
lontano dalle sue foto e soggetti della sfera patinata e luccicante a cui si era prevalentemente dedicato.
Lasso di tempo dove il suo obiettivo fotografico è dedicato alla classe operaia.
Ma non si ferma.
Ritrae gli ultimi.
Realizza foto in grande formato per sottolineare l’imponenza, la realtà che esiste tangibilmente di questo aspetto sociale.
Eclettico, acuto, mirato e capace di far emergere la realtà attraverso la sua sensibilità d’osservazione viene scelto sia nel 1995 e poi ancora nel 1997 per realizzare il Calendario Pirelli.
Attualmente le sue opere sono esposte nel celebre Museum of Modern Art e Metropolitan Museum of Art, di New York.
Riconoscimenti:
Nel 1991 riceve il prestigioso riconoscimento mondiale Hasselblad Award.
Premiazione istituita nel 1979 da Erna e Victor Hasselblad con il fine di dare un accento maggiore alla ricerca e l’educazione alla fotografia e scienze naturalistiche.
Foto celebri
Tra le sue foto celebri, tutte in bianco e nero, l’essenza della sua sensibilità nel cogliere il vero aspetto e carattere di chi raffigura viene fuori nitido e chiaro: Lo scatto fatto a Marylin Monroe nel 1957 è come se dia visione tangibile di ciò che tutti noi sappiamo della sua mascherata sofferenza.
Lo sguardo perso, malinconico e stanco della Monroe contornato da una smorfia di tristezza è una immagine ben distante dalla visione abituale di lei.
Ma ancora più sbalorditivo come abbia ritratto nel 1955, al circo d’Hiver a Parigi, una modella vestita in abito di seta Dior in posa fra gli elefanti (questo scatto venne battuto all’asta circa 1,2 milioni di dollari).
Intenso e delicato che coglie tutta la femminilità, eleganza e, in un certo senso distacco, della vedova Agnelli , Marella Agnelli.