Chi è Franco Fontana
Chi ama la fotografia non può non conoscere uno dei fotografi italiani più famosi e premiati al mondo : Franco Fontana. I suoi cataloghi e i libri sono venduti in tutto il mondo e facilmente reperibili. Quasi tutti i più famosi musei posseggono almeno una sua opera .
Franco Fontana è nato a Modena, nel 1933, vive e lavora nella provincia modenese, precisamente a Cognento .
È uno dei protagonisti assoluti della fotografia italiana e internazionale del dopoguerra.
In un periodo in cui i fotografi più famosi prediligevano il bianco e nero, lui ha reinventato il colore come mezzo espressivo.
Comincia a fotografare nel 1961 con un’attività prevalentemente amatoriale anche se svolge ricerche estetiche su diversi temi. Molto rilevanti saranno proprio quelle dedicate all’espressione del colore.
Nel 1963 espone alla Terza Biennale Internazionale del Colore a Vienna; l’anno dopo Popular Photography gli pubblica, per la prima volta, un portfolio con testo di Piero Racanicchi.
Puoi trovare le sue opere ovunque, in ogni rinomato museo del mondo: il Moma a New York, il Metropolitan Museum di Tokyo, il Museum of Modern Art a San Francisco, il Pushkin Museum of Fine Arts di Mosca, lo Stedeliijk Museum di Amsterdam, addirittura in Australia nell’ Australian National Gallery di Melbourne, al Musèe d’Art Moderne di Parigi , il Victorian and Albert Museum a Londra e infine in Italia alla GAM di Torino.
La sua prima mostra personale è datata 1965, a Torino. Le sue mostre più importanti, con maggiori visitatori furono al Metropolitan Museum of Photography di Tokyo nel 1993, agli Scavi Scaligeri di Verona nel 2000, un anno dopo a Torino alla GAM, a Milano nel 2004 al Palazzo Reale, al Museum de Arte di Buenos Aires nel 2006 e molte altre.
E’ stato insignito del Premio per l’Arte Ragno d’oro-Unicef, ha ottenuto la Laurea honoris causa in Design ecocompatibile dal Politecnico di Torino e nel 2000 fu nominato Commendatore della Repubblica.
Fontana ha dato la sua testimonianza nel paesaggio naturale, nel paesaggio urbano, nelle ombre, nel nudo femminile, nella gente e nei ritratti, in ogni tipo di immagine; prediligendo sempre l’uso dei colori : questo uso non è un’aggiunta cromatica al bianco e nero ma è un modo diverso di vedere, senza spettacolizzarlo ma rendendolo parte integrante della realtà così come la si vede .